Qual è la differenza tra calibrazione e taratura di uno strumento?

La taratura è una tipologia di caratterizzazione che ha come scopo la definizione delle caratteristiche metrologiche di uno strumento di misura (in inglese indicata con “calibration”). Questo avviene tramite un confronto di misure con uno strumento di riferimento, definito campione. 

È necessario evitare di confondere la taratura con la calibrazione: mentre la taratura è un’operazione che permette di definire le caratteristiche metrologiche di uno strumento e viene effettuata solitamente una volta all’anno da un ente certificato, la calibrazione ha come obiettivo quello di rendere lo strumento più accurato e viene effettuata tutte le volte che si usa lo strumento dall’utilizzatore. In pratica taratura non è affatto sinonimo di “regolazione”, “messa a punto”, “riparazione” di un’apparecchiatura di misurazione.

ScopoQuando effettuarla
TaraturaDefinire delle caratteristiche metrologiche di uno strumento di misura.Solitamente una volta all’anno da parte di un ente certificato.
CalibrazioneRendere lo strumento di misura più accurato.Tutte le volte che si usa lo strumento da parte dell’utilizzatore.


La lingua inglese utilizza due termini definiti e distinti per questo genere di operazioni; col termine “calibration” definisce l’operazione che stabilisce la relazione tra il valore indicato da uno strumento ed il corrispondente valore reale, mentre “adjustment” definisce le operazioni per portare uno strumento di misura ad indicare valori misurati nell’ambito della precisione dichiarata; in pratica significa: regolare il fondo scala strumentali. In italiano, spesso, vengono usati i 2 termini in maniera erronea portando a confusione tra gli utilizzatori.


Che cos’è la taratura ISO/IEC 17025?


Il processo di taratura di strumenti e campioni da parte di laboratori accreditati ai sensi della norma ISO/IEC 17025 consiste nel confronto con un campione di riferimento di più alto livello e consente così alle misure da essi prodotti di acquisire la proprietà fondamentale della riferibilità metrologica ai campioni nazionali o internazionali. L’esito del confronto può essere riportato sul certificato di taratura mediante una dichiarazione, una funzione matematica, un diagramma, una curva o una tabella numerica, e può essere usato per correggere l’indicazione dello strumento, o attribuire il valore della caratteristica del campione materiale. Un laboratorio ISO/IEC 17025 dà la garanzia della qualità dei dati delle prove e delle tarature.


Che cos’è la certificazione ILAC/MRA?


La certificazione ILAC/MRA garantisce la validità della certificazione in tutto il mondo. Il marchio di accreditamento di un ente firmatario apposto sul rapporto di prova o di ispezione, o sul certificato di conformità o di taratura, agisce come passaporto sui mercati internazionali. In virtù della presenza di tale marchio permette l’utilizzo del certificato in tutto il mondo senza bisogno di ulteriori test, ispezioni o verifiche.


Quando deve essere eseguita la taratura?


La taratura delle apparecchiature viene eseguita:

  • Prima della loro messa in servizio;
  • Quando sono apportati aggiustamenti o riparazioni;
  • Qualora previsto dal contratto con il committente,  prima e dopo la messa in punto.


Quali sono le tipologie di taratura?


Le tarature vengono classificate in relazione all’area metrologica a cui appartengono gli strumenti, i sistemi e i campioni di misura, ovvero alle grandezze o alle proprietà che da essi sono misurati o rappresentati. 

Tra le aree metrologiche figurano grandezze fisiche (quali massa, volume, forza, lunghezza), proprietà fisiche (quali pH, concentrazione di quantità di sostanza) o ambiti più articolati (quali velocità di veicoli, radiazioni ionizzanti). Ognuna di queste grandezze segue una normativa di riferimento che la descrive nel dettaglio con un ampio ventaglio di possibili certificazioni. Nel panorama dei laboratori di taratura spicca Altiorlab (centro Lat 266, certificato ISO/IEC 17025:2018 ed ILAC/MRA), il primo laboratorio a rilasciare la conformità alla ISO 215014:2018 per contatori ottici di particelle (LSAPC). 

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